 |

PALAZZO,
SOCIETÀ DI
Modello di organizzazione sociale sviluppatosi
tra la fine del IV e quella del II millennio a.C. nell'area del Mediterraneo
orientale e del vicino Oriente. Tutta la società vi si organizza
intorno a un unico centro di potere: il palazzo del re. Tale centro, che
in un primo tempo è difficile distinguere dal tempio della divinità,
si va via via differenziando. Governa e regola all'inizio la vita di una
città e dei villaggi a essa soggetti, poi diventa il centro di
organizzazioni più vaste a carattere regionale, fino alla creazione
di grandi estensioni territoriali (gli imperi) governate da un unico centro.
In tali società si distinguono a grandi linee tre fasce di popolazione:
i produttori, i consumatori e una ristretta cerchia dirigente. La più
numerosa era la prima fascia, principalmente contadini che, pur facendo
parte ancora della struttura del villaggio, erano sottoposti anche al
dominio del centro di potere. Essi dovevano pagare il tributo, versando
una parte sempre maggiore di prodotti agricoli, e fornire al palazzo,
a scadenze periodiche, lavoro obbligatorio. Una seconda fascia sociale
era costituita dai consumatori, abitanti in città (scribi, amministratori,
artigiani, soldati, mercanti), una popolazione ristretta che dipendeva
dal palazzo, dal quale riceveva il necessario per vivere. Tale fascia
era al suo interno abbastanza differenziata. Gli artigiani avevano una
posizione assai umile, mentre gli scribi avevano
una posizione più elevata. Sopra queste due fasce si trovava una
ristrettissima classe dirigente. È assai probabile che essa fosse
lo sviluppo della ristretta cerchia dei sacerdoti più importanti
del tempio. L'autorità del comando non a caso era sempre legittimata
da un'investitura divina e tendeva ad accentrarsi nelle mani di uno solo,
il re. Era il re, sia egli direttamente dio (Egitto), sia vicario della
divinità (Mesopotamia), che prendeva le decisioni. Il palazzo in
cui viveva era il cuore dello stato. Dal re dipendeva anche l'esercito,
organizzato sempre gerarchicamente. La fascia superiore era costituita
da militari di professione, mantenuti dal palazzo. La loro fedeltà
era garantita dal fatto che da essa dipendeva il loro mantenimento e la
loro condizione di privilegio.
F. Roscalla

S. Moscati, L'alba della civiltà, Utet, Torino 1977.
|
 |